Illuminare il pozzetto al calar del sole, è un’esigenza per chiunque voglia passarsi le belle serate estive in rada, cenando all’aria aperta, per poi godersi la frescura serale leggendo un libro e sorseggiando un goccetto di buon Rum.
Penso sia capitato a tutti di arrivare in rada pressochè al tramonto e dopo aver dato fondo all’ancora, con la scusa di verificare che l’ancoraggio tiene, restare in pozzetto a godersi il tramonto e poi dedicarsi al pasto serale. Quì ognuno di noi, per avere un po di luce ha le proprie strategie.
Ne ho viste parecchie, ma le piu comuni sono la classica lampada a led messa a centro tavola o appesa da qualche parte… spesso allo Spry Hood o al Bimini. Soluzioni che per anni ho adottato anch’io e che danno anche discreti risultati, pur non mancando talvolta degli inconvenienti… c’è un po di onda o di risacca e la lampada a centro tavola scivola continuamente; la luce appesa al Bimini o allo Spry Hood, come il batacchio di una campana ogni volta che qualcuno sale o scende sottocoperta gli fa risuonare il cranio come fosse un campanaccio; le pile della lampada sono scariche e ti sei dimenticato di comprarle; ecc… e allora? che si può fare?
Premesso che dopo il tramonto ho l’abitudine di aprire il Bimini che ci ripara dall’umidità notturna, la risposta al quesito è arrivata una sera mentre ero “stravaccato” in pozzetto a gustarmi il rituale bicchierino di rum, quasi ipnotizzato dal dondolio della lampada legata al Bimini. Chissà… forse è stato proprio quel dondolio ad attirare inconsapevolmente la mia attenzione, sta di fatto che inaspettatamente un pensiero ha preso forma:
” Potrei montare in modo fisso, ma al tempo stesso facilmente rimovibile, un paio di piccole strisce di led direttamente sul Bimini, magari alimentandole con una batteria dedicata e che non attinga alle batterie di bordo? in fondo ho un rollbar con due bei pannelli solari… nel gavone ho la batteria del fuoribordo elettrico per il tender e impianto di ricarica solare…. a questo punto poco mi costa aggiungere una piccola batteria da 5 – 7 Ah per i led e aggiungerci un circuitino per la sua ricarica tramite i pannelli! “
Detto… Fatto!
Acquistata una striscia di led di quelle da esterno a luce calda, lunga circa 80 cm, l’ho divisa in due. L’idea era di fissare le due strisce in linea, distanziandole tra loro di circa 30 cm, al di sotto dell’ arco centrale del Bimini. Ho deciso di mettere due strisce anzichè una sola, per favorire una maggiore uniformità nella diffusione della luce.
Per il fissaggio delle due strisce a led ho smontato la tela del Bimini, e con la macchina da cucire presa in prestito da mia moglie (ho anche dovuto sopportare qualche suo “mugugno” come si dice a Genova) e sul lembo che poi va a chiudersi attorno all’arco centrale, vi ho cucito due pezzi di velcro lunghi circa 50 cm, ai quali poi andranno fissate le due strisce di led, opportunamente e preventivamente incollate con del Sika all’altra parte del velcro.
Sia per una questione pratica che estetica, ho anche pensato al cablaggio della piccola piattina che collega le due strisce tra loro, quindi mi sono procurato alcuni pezzi di tela blu, che ho riciclato da una vecchia calza per gennaker ormai ridotta a brandelli, dalla quale ho ricavato una striscia di tela larga circa 3 cm che ho cucito tra le due strisce di velcro, in modo da creare una “canalina” capace di lasciar passare la striscia terminale di led, contenendo così il cavo che le collega.
Con una seconda striscia dello stesso tessuto, ho ricavato una seconda “canalina” che ha lo scopo di contenere il cavo che alimenta le due strisce, che poi ho fissato all’arco del Bimini fino a farlo arrivare in coperta, dove ho montato una presa stagna di tipo bipolare (quelle tonde di ottone cromato con i poli di diametro diverso in modo da mantenere la polarità corretta dell’alimentazione)
Comunque più di tante chiacchere valgono le foto, che ritengo siano molto più esaustive.
L’impianto e la ricarica della Batteria
Come dicevo, per alimentare i led ho deciso di utilizzare una piccola batteria appositamente dedicata. Facendo due conti sui consumi, ho deciso di utilizzare una batteria al Piombo-Calcio ( quelle utilizzate in tampone negli allarmi) da 12 volt – 4,5 Ah, che sono sufficienti per garantire alcune ore di illuminazione. Come è noto, quel tipo di batterie necessita di una carica a tensione costante, e con una corrente massima iniziale (dichiarata sull’involucro della batteria stessa) che si aggira attorno ad 1 Ampere. Questo fattore mi ha impedito di utilizzare un piccolo regolatore di carica solare, poichè questo ha un sistema di carica in PWM che farebbe surriscaldare la batteria fino a farla gonfiare. Mi raccomando NON utilizzate questi regolatori per le batterie al Pb-Ca, che nascono per lavorare prevalentemente in tampone. Questo è lo schema di massima che ho adottato:
Il regolatore a tensione costante che ricarica la piccola batteria da 4,5 Ah l’ho autocostruito utilizzando uno schema reperito in rete, opportunamente modificato per adattarlo al mio scopo.
La descrizione del circuito, lo schema e la realizzazione del caricabatterie lo trovate nella pagina Caricabatterie Piombo-Gel sotto la voce “Elettronica fai-da-te” del menù principale.
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