Ripartitore di carica

ripartitore a diodi
ripartitore a diodi

Uno degli strumenti di base per la ricarica delle batterie di bordo, è l’alternatore, tuttavia molto spesso i cantieri forniscono le imbarcazioni di ripartitori di carica a diodi, o nella migliore delle ipotesi a Mosfet. Certo fanno il loro mestiere… ma come?

Per capire la funzione del ripartitore di carica e la differenza tra i vari tipi, bisogna pensare che normalmente un’imbarcazione ha minimo due batterie (o pacchi di batterie), di cui una dedicata all’avviamento del motore e l’altra ai servizi di bordo. La cosa migliore per la vita delle batterie è quella di avere un impianto che non preveda il “parallelo” tra le due, e che le mantiene completamente isolate tra loro, senza quei grossi commutatori “1 – 2 – Both” o parallelatori vari. Inoltre, questo tipo di impianto ci preserverà sempre l’energia per avviare  il motore,

Di norma il motore monta un solo alternatore, che avrà il compito di ricaricarle entrambe. Con un impianto a batterie separate, questo può avvenire solo tramite il ripartitore di carica che, interposto tra alternatore e le batterie, divide e ripartisce la corrente di ricarica alle due o più batterie. E questo è il nocciolo del problema – l’alternatore non è collegato direttamente alla batteria come avviene ad esempio negli autoveicoli, quindi se da un lato il ripartitore risolve il problema di ricaricare contemporaneamente diverse batterie mantenendole isolate, dall’altro “si mangia” una parte dell’energia fornita dall’alternatore facendone di fatto calare il rendimento in modo proporzionale alla caduta di tensione che produce.

Per propria natura, i ripartitori passivi o a diodi, introducono un calo di tensione pari a circa 0,3 – 0,6 volt, a seconda dei modelli e anche se detta così puo sembrar poco, vi assicuro che il calo di corrente corrispondente è davvero notevole.

Fortunatamente la tecnologia ci aiuta, ed esistono anche ripartitori di carica attivi che oltre a non introdurre alcun calo di tensione, (questo che ho montato io introduce un calo di 0,01 volt) hanno anche l’intelligenza di cariare correttamente le batterie e di dare maggior corrente a quella che al momento ne ha piu bisogno. Questo grazie ad un microprocessore che gestisce la quantità di carica residua su ogni batteria e la corrente erogata dall’alternatore.

Originariamente su Alcyone vi era un ripartitore passivo, poi recentemente essendosi rotto, l’ho sostituito con il ProSPLIT-R123, del quale potete vedere alcune caratteristiche, e  devo dire che ho visto delle correnti di carica molto alte e mai viste con il vecchio ripartitore passivo.

Sterling ProSPLIT - R123
Sterling ProSPLIT – R123

Ripartitore di carica Intelligente 12V da 120A

  • N. Alternatori : 1
  • N. Batterie : 3
  • Per alternatori con uscita massima di 120A
  • Dimensioni (mm) 150x130x80
  • Contatti dorati 24K

Personalmente ho optato per il modello qui sopra, che prevede un alternatore e 3 batterie, configurazione che si confà al mio impianto in quanto al momento oltre a quelle dedicate ai servizi e quella del motore ho anche la batteria per il fuoribordo elettrico del tender.

Lo schema per il collegamento del Ripartitore, si può estrapolare dal manuale di istruzioni


 

Pubblicato da Massimo Rossi

Ciao, mi chiamo Massimo. Adoro il mare e lo vivo al meglio che posso con la mia barca a vela. Ho anche l'hobby dell'elettronica, che cerco di integrare con la passione per la vela, apportando alla mia Alcyone, modifiche e migliorie. Sul mio sito si possono vedere alcune di queste migliorie con i relativi schemi elettrici e costruttivi, oltre ad altre informazioni e foto della barca.